DIFESA PERSONALE IN AZIENDA
- Erik Frigo
- 3 dic 2018
- Tempo di lettura: 3 min
Il nostro All. Erik Frigo ha tenuto dei corsi di difesa personale all’interno dell’azienda “Servizi Cgn”. Il corso si è svolto in 10 incontri il Mercoledì sera nei mesi di ottobre e novembre 2018, lasciando tra i partecipanti un piacevole ricordo. Di seguito l’articolo pubblicato sul giornalino aziendale scritto da Erik: “DIFESA PERSONALE SI…MA MADE IN CGN! Chi si avvicina ad un corso di difesa personale o ad un corso di arti marziali lo fa perché spinto, tra i tanti motivi, dalla volontà di acquisire quel patrimonio di competenze e di esperienze che, si spera, possono tornare utili in situazioni critiche. Da un lato si ricomprendono tutte quelle tecniche “pratiche” che permettono di gestire l’aggressore e le conseguenze delle sue azioni; dall’altro lato tutte quelle esperienze che permettono di conoscere a fondo sé stessi, le proprie abilità e le proprie capacità in condizioni di fortissimo stress. Nonostante l’allarmismo dei media e la costante paventata “emergenza” bisogna però anche riconoscere che viviamo in un mondo di relativa pace e sicurezza. Risulta quindi necessario tenere conto di un ulteriore aspetto: se si concorda che la maggior parte degli esseri umani vive all’interno di personali costruzioni mentali che spesso più che offrire un sicuro rifugio rischiano di ingabbiare le nostre potenzialità all'interno di limiti stringenti, ecco così svelata la necessità di molti di intraprendere un percorso di crescita personale in un contesto marziale. Saper gestire le proprie emozioni attraverso il contatto fisico con l’altro, saper pianificare una strategia vincente, essere risoluti e decisi nei momenti in cui lo stress è massimo, allenare la propria disciplina, imporre con successo sé stessi senza prevaricare l’altro, sono solo alcune delle innumerevoli competenze che la frequenza di un corso difesa personale o la frequenza di un corso di arti marziali può dare. Perché dunque non provare a farlo anche qui in CGN? L’idea è di Paolo: judoka, campione nazionale, già insegnante tecnico, trova in me che scrivo una utile ed entusiasta spalla per la realizzazione del progetto. Ci diamo da fare, fin da aprile 2018. Numerosi sono gli incontri, gli scambi di opinioni, di e-mail. Non siamo però mai riusciti ad incontrarci per provare sul serio quello che volevamo fare. Ed ecco che la data fatidica si avvicina e nel men che non si dica il giorno della prima lezione è arrivato… Cosa ne è saltato fuori? Non sarò di certo io a scrivere o a parlarvi dei risultati pratici raggiunti. Chiedetelo ai partecipanti. Stanno seduti proprio accanto a voi e di sicuro avranno voglia di sperimentare le tecniche apprese. Se siete coraggiosi…. Chiedete pure! Sarò invece io a sottolineare come il far emergere l’intimo valore che le arti marziali sanno custodire e svelare abbia creato un team affiatato. Giustizia, rettitudine, coraggio, compassione, amore, rispetto, sincerità, onestà, onore e lealtà sono in estrema sintesi valori che possono essere intesi come limiti, potenzialità, sfide, chimere e obiettivi. Di fronte a sé stessi non si mente. La difesa personale si chiama così perché è personale e viene costruita allenamento dopo allenamento sulla misura della persona quasi come un abito sartoriale; non è un compito affatto facile perché investe la persona nella sua interezza, permettendole di scoprire tante cose di sé e trasformandosi in un vero percorso psico-fisico. Il primo passo consiste nel conoscere come siamo veramente, i nostri punti deboli e forti, le caratteristiche fisiche e caratteriali, per comprendere come funzioniamo e perché funzioniamo in quel modo. Capire come ci poniamo nei confronti di determinate situazioni, persone, luoghi e perché lo facciamo proprio in quel modo. Solo così possiamo sapere di che pasta siamo fatti. Il corso di certo, essendo articolato in soli 10 incontri, non ha potuto entrare troppo nel vivo della questione. Sono però emerse le caratteristiche peculiari di ogni collaboratore e ognuno ha potuto sperimentare i propri limiti ed in parte anche superarli. D’altro canto non è nemmeno mancato il divertimento. Le prove tecniche di cadute, proiezioni e bloccaggi sono state accompagnate dall'entusiasmo di chi ha scoperto di poter fronteggiare avversari temibili e di chi ha saputo, prendendosi un poco in giro, scaricare stress e tensioni. Un grazie pertanto va alla tenacia di Vally, alla precisione di Giulia ed Alessandra così come alla costanza di Luca e Federico. Impossibile dimenticare la simpatia di Pier che ha subito le peggiori angherie. I sorrisi di Lisa e Michela, Martina e Irina sono stati equipara così come lo sguardo deciso e tenace di Raimonda. Non è mancata la complicità di Paolo nel rendere tutto possibile e l’aiuto fondamentale di Andrea nel rendere possibile la posa e lo smontaggio del tatami. Senza la collaborazione, l’attenzione e l’impegno di tutti Saggiamente Johann Gottlieb Fichte scrisse: “L’uomo trae tutta la sua forza dalla lotta contro sé stesso, superando il proprio Io”. 1. LIND, BUDO, La Via Spirituale delle Arti Marziali, Edizioni Mediteranee, Roma, 1996, Pg. 23”
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